Chiedersi quali siano i tempi di un bonifico postale significa, in Italia, parlare dei bonifici disposti o ricevuti tramite Poste Italiane (conto BancoPosta, app BancoPosta, ufficio postale) e capire come si comportano in uscita e in entrata rispetto al resto del sistema bancario. La buona notizia è che, per la grande maggioranza dei casi, un bonifico postale segue le stesse regole di un normale bonifico SEPA: stessi giorni banca, stessi vincoli di esecuzione, stessa disponibilità per il beneficiario. Esistono però alcune differenze pratiche legate alla tipologia di operazione scelta (ordinario, istantaneo, postagiro, internazionale), al canale usato (app/web o sportello) e al momento in cui si impartisce l’ordine (prima o dopo l’orario di cut-off, in giorno lavorativo o durante un festivo). Conoscerle aiuta a impostare correttamente le aspettative e, quando serve, a scegliere l’opzione più rapida.
Le tipologie in sintesi: ordinario, istantaneo, postagiro, internazionale
Il bonifico più comune è il SEPA Credit Transfer (bonifico SEPA ordinario) in euro verso un IBAN italiano o di un altro Paese dell’area SEPA. È quello che si usa per pagare canoni, fornitori, stipendi o trasferimenti tra conti di banche diverse. Accanto a questo, Poste mette a disposizione il bonifico istantaneo SEPA (SCT Inst), che accende il conto del beneficiario in pochi secondi, e il postagiro (a volte chiamato giroconto), cioè il trasferimento interno tra due conti BancoPosta che non passa dai circuiti interbancari. Infine, c’è il bonifico internazionale extra-SEPA in valuta estera o verso IBAN di Paesi fuori area SEPA, che ha tempi e logiche differenti perché coinvolge banche corrispondenti e circuiti di compensazione diversi.
I tempi “di legge” del bonifico SEPA ordinario
Per i bonifici SEPA elettronici (disposti da app/web), la normativa europea sui servizi di pagamento prevede che la banca del pagatore esegua l’ordine entro la fine della giornata operativa successiva alla ricezione (il cosiddetto D+1). Se l’ordine è impartito allo sportello su supporto cartaceo, il termine può essere D+2. In concreto, nella stragrande maggioranza dei casi, un bonifico ordinario:
- Se impartito in un giorno lavorativo bancario e prima del cut-off della banca, viene inoltrato al sistema di compensazione lo stesso giorno e accreditato sul conto del beneficiario entro il giorno lavorativo successivo.
- Se impartito dopo il cut-off, viene considerato come ricevuto il giorno lavorativo successivo e i tempi si spostano di un giorno.
Il termine “giorno lavorativo bancario” non include sabati, domeniche e festivi bancari: un ordine dato il venerdì pomeriggio verrà tipicamente preso in carico lunedì e accreditato lunedì o martedì a seconda del flusso interbancario.
Cut-off e calendario: perché l’orario conta
Ogni intermediario definisce un orario entro il quale gli ordini ricevuti vengono processati in giornata. È il cosiddetto cut-off. Non è un’ora fissa valida per tutti, e può variare anche tra canale digitale e sportello. Dare l’ordine prima del cut-off massimizza le chance che il bonifico parta nel flusso della stessa giornata; darlo dopo significa di fatto posticiparlo al giorno lavorativo successivo. Per questo, se hai urgenza e non puoi usare il bonifico istantaneo, è saggio impartire il bonifico al mattino o comunque ben prima di metà pomeriggio. Tieni inoltre presente che il calendario di riferimento è quello dei giorni operativi bancari: nei festivi nazionale/bancari i sistemi di compensazione non regolano pagamenti, e gli ordini si accodano al primo giorno utile.
Differenza tra data di disposizione, contabile e valuta
Quando controlli i movimenti, vedrai indicata una data di disposizione (quando hai impartito l’ordine), una data contabile (quando il movimento è registrato in conto) e, lato beneficiario, una data valuta (da quando le somme producono interessi e sono disponibili). Per i bonifici SEPA in euro tra banche dell’UE, la regola è che la banca del beneficiario accrediti con disponibilità nello stesso giorno in cui riceve i fondi (stessa data valuta del regolamento). È per questo che, se la banca del beneficiario riceve il bonifico in mattinata, in genere i fondi risultano spendibili nello stesso giorno; se lo riceve a fine giornata, la disponibilità può apparire il giorno dopo insieme all’aggiornamento notturno dei sistemi.
Bonifico istantaneo: quando servono secondi, non ore
Il bonifico istantaneo SEPA (SCT Inst) è la via più rapida: i fondi vengono accreditati in pochi secondi (tipicamente sotto i 10-15 secondi) e risultano immediatamente disponibili, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. È però necessario che banca del pagatore e banca del beneficiario partecipino allo schema istantaneo e che l’IBAN di destinazione sia raggiungibile. Se una delle due non supporta l’instant o in quel momento lo ha temporaneamente sospeso, l’ordine istantaneo viene rifiutato o non proposto. L’istantaneo ha costi superiori rispetto all’ordinario e limiti di importo: lo schema SEPA oggi consente importi elevati, ma ciascuna banca può imporre soglie proprie; verifica nell’app o sul sito Poste i massimali applicati al tuo profilo.
Postagiro (giroconto BancoPosta): i tempi “interni”
Il postagiro è un trasferimento interno tra due conti BancoPosta. Non passa dai circuiti interbancari e, proprio per questo, è molto rapido: nella pratica, il beneficiario vede l’accredito subito o entro la stessa giornata operativa, a seconda dell’orario e dei processi interni. Se devi spostare denaro tra tuoi conti BancoPosta o pagare qualcuno che ha BancoPosta, il postagiro è la via più veloce e di norma anche la meno costosa.
Bonifici internazionali extra-SEPA: più passaggi, più giorni
Quando il bonifico esce dall’area SEPA, entra in gioco la rete delle banche corrispondenti. I tempi dipendono da valuta, Paese, presenza di banche intermediarie e controlli antiriciclaggio. In condizioni lineari, un bonifico in valuta principale (USD, GBP, CHF, ecc.) verso controparti di primo piano impiega 2-3 giorni lavorativi; se ci sono più corrispondenti o Paesi con controlli più lunghi, si può arrivare a 4-5 giorni lavorativi o oltre. Anche qui l’orario di cut-off e i giorni festivi nel Paese di destinazione incidono.
Esempi pratici
Se disponi lunedì mattina un bonifico SEPA ordinario da BancoPosta verso una banca italiana, la banca lo invia nel flusso della giornata e il beneficiario lo riceve entro martedì; spesso lo vedrà già lunedì pomeriggio/sera. Se disponi venerdì dopo il cut-off, l’ordine sarà preso in carico lunedì e il beneficiario vedrà i fondi lunedì sera o martedì. Se il beneficiario ha BancoPosta e tu utilizzi postagiro, l’accredito è quasi immediato. Se scegli bonifico istantaneo e l’IBAN è raggiungibile, il beneficiario riceve in pochi secondi a qualunque ora.
Perché a volte sembra “in ritardo”
Ci sono ragioni legittime per cui un bonifico appare più lento. Un ordine impartito dopo il cut-off slitta al giorno successivo; un giorno festivo nel mezzo allunga i tempi; un IBAN errato o non attivo fa fallire l’operazione; controlli antiriciclaggio o verifiche manuali possono trattenere temporaneamente l’ordine; problemi tecnici di clearing possono spostare l’accredito al ciclo successivo. Un altro equivoco comune: l’ordinante vede “eseguito” in app già al mattino, ma la banca del beneficiario registra l’arrivo più tardi nel corso della giornata; fino all’elaborazione serale, il cliente beneficiario potrebbe non vedere ancora la somma. Al contrario, alcune banche accreditano “in anticipo” in base alla messaggistica e poi sistemano a fine giornata.
Come tracciare lo stato: CRO/TRN e messaggi di esito
Ogni bonifico SEPA ha un identificativo univoco (TRN/End-to-End ID) e, nella vecchia terminologia, un CRO. Se il beneficiario non vede l’accredito entro i tempi attesi, condividere con lui l’identificativo del trasferimento aiuta la sua banca a cercare il pagamento in arrivo. Dall’app BancoPosta puoi visualizzare i dettagli dell’operazione; presentandoli allo sportello o all’assistenza del beneficiario si velocizza la verifica. Se il bonifico viene respinto (IBAN inesistente, conto chiuso), l’importo ritorna al mittente e in app trovi l’operazione “stornata” con una causale. In rari casi, un bonifico può essere sospeso per controlli: in questi casi la banca/posta ti contatta per eventuale documentazione.
Come scegliere l’opzione più adatta al tempo che hai
Se il destinatario ha urgenza oggi, valuta postagiro (se anche lui ha BancoPosta) o bonifico istantaneo (se l’IBAN è raggiungibile allo schema SCT Inst). Se l’urgenza è domani, un SEPA ordinario dato prima del cut-off è la scelta più efficiente in rapporto costo/beneficio. Se non c’è urgenza, qualsiasi canale digitale (app o web) entro il giorno garantisce esecuzione a D+1. Per importi elevati in orari “limite”, considera che alcune banche applicano massimali giornalieri: organizzare con un giorno di anticipo evita di dover ripetere l’operazione. Per bonifici internazionali con scadenze strette, muoviti con qualche giorno di margine e verifica con il destinatario eventuali coordinate SWIFT/BIC aggiuntive o requisiti di causale.
Consigli pratici per non perdere tempo
Impartire il bonifico in giorno lavorativo e al mattino aumenta la probabilità di accreditamento nello stesso giorno al beneficiario. Verificare con attenzione IBAN, intestatario e causale evita respinte. Se disponi dall’app, controlla che sia impostata la data di esecuzione odierna e non una data futura (può capitare se in precedenza hai programmato pagamenti). Se il bonifico è ricorrente, impostarlo come permanente assicura partenza automatica in data certa. Per pagamenti a scadenza fissa (affitti, rate), inserire un buffer di un paio di giorni nel calendario è la migliore assicurazione contro tagli di cut-off, scioperi o festività di mezzo.
Ricevere su BancoPosta: quando arrivano i soldi
Se stai attendendo un bonifico su conto BancoPosta, aspettati la stessa dinamica: accredito il giorno stesso in cui Poste riceve il pagamento dal sistema o il giorno lavorativo successivo, con disponibilità immediata alla data di regolamento. Se il mittente ha disposto un bonifico venerdì pomeriggio, è realistico vederlo lunedì sera o martedì. Se ti dicono di aver inviato un istantaneo, la somma deve apparire subito; se non compare, probabilmente l’ordine è stato rifiutato per non raggiungibilità o superamento di massimale, e il mittente lo vede come non eseguito.
Costi, limiti e canali: perché contano anche loro
I tempi non sono l’unico fattore. Il canale usato incide su costi e a volte su limiti di importo. I bonifici istantanei hanno un sovrapprezzo rispetto agli ordinari; i postagiro sono in genere più economici; gli ordinari online costano meno che allo sportello. I limiti di importo per singola operazione e giornalieri proteggono il conto ma vanno conosciuti in anticipo, così da non dover “spezzare” un pagamento urgente in più tranche su giorni diversi. Consultare la sezione Trasparenza di Poste o l’app BancoPosta ti dà i numeri aggiornati.