Se non siete molto informati sui vini, o se siete addirittura astemi, ma avete degli ospiti a cena e volete abbinare un vino ai vostri piatti, ecco la guida che fa per voi. Il vino infatti va abbinato a seconda dei primi, secondi, contorni e dolci. Ecco alcune indicazioni pratiche.
Regole
Non è vero che non si debba cambiare vino durante il pranzo, anzi occorre proprio fare il contrario. Non sono le quantità dei vini che possono nuocere, sono invece le quantità: si possono gustare senza problemi i vini adatti ai diversi momenti del pasto e dosarli per berli nella stessa misura di un solo vino.
I vini in bottiglia non si bevono appena acquistati, ma si lasciano riposare per qualche tempo, in luogo fresco, tenendo le bottiglie coricate. Le bottiglie non devono essere scosse e vanno stappate delicatamente.
La successione dei tipi di vino deve seguire l’ordine del bianco, rosato e rosso. Si inizia inoltre sempre dai più giovani per arrivare ai più invecchiati, dai più leggeri di gradazione e di struttura ai più alcolici e corposi, dagli asciutti agli amabili, da quelli a gusto semplice a quelli più sapidi e aromatici.
Le temperature più indicate sono le seguenti
10-12° per bianchi secchi, semisecchi o amabili;
15-17° per i rossi comuni;
18-22° per rossi superiori o a lungo invecchiamento;
5-7° per spumanti o champagne;
15-17° per rosati, sia freschi che invecchiati
Abbinamenti
Antipasti: il migliore è il vino bianco secco. Alcuni esempi: Cortese del Piemonte, Pinot bianco, Verdicchio dei castelli di Iesi. Può andare bene anche il vino rosso, però leggero, se per caso offrite ai vostri ospiti degli antipasti a base di salumi (ad esempio vassoio di salumi misti abbinato con Lambrusco).
Aperitivi: sicuramente il vino adatto è quello bianco leggero, fresco, come quello Procanico dell’Isola d’Elba, ma anche l’Orvieto abboccato, il Frascati, che si presenta un po’ pastoso. Se amate i vini esteri potrete usare anche il vino d’Angiò francese. Il vino può essere presentato da solo oppure aggiunto a qualche aperitivo.
Arrosti: i vini ideali sono i rossi, come il Barolo, il Barbera, il Grignolino, il Valpolicella, i vini della regione della Valtellina, e alcuni vini francesi come il Bourdeaux e il Borgogna. Se usate del vino per cuocere l’arrosto, sarebbe ideale servire a tavola lo stesso vino usato, nel momento in cui si serve l’arrosto.
Dessert: con i dolci ottimi sono i vini dolci o gli spumanti, che vanno bene anche per i pasticcini, come l’Aleatico, il Vin Santo, il Capri o il Ravello rosa. Se volete stupire i vostri ospiti naturalmente servite in tavola dello champagne, che può accompagnare tranquillamente ogni tipo di dolce e anche la frutta.
Formaggi: ideale il vino rosso profumato e vigoroso. Esempi classici sono il Barolo, il Chianti, il Valpolicella. A Con alcuni formaggi particolari, come quelli fatti col latte di capra, è possibile abbinare anche il vino bianco, come il Soave, il Verdicchio e il Prosecco. Molto dipende dal tipo di formaggio che presentate.
Pesce e crostacei: con il pesce va servito il vino bianco secco. Ottimi il Soave e il Terlano. Il vino usato in cottura và servito insieme alla portata. I pesci che vengono cotti insieme a panna, burro o salse particolari possono essere abbinati anche a vini amabili, come il Cinqueterre. Per i crostacei e i molluschi sono ideali i vini bianchi secchi e leggeri, come il Falerno bianco, l’Orvieto secco o il Ravello bianco.
Primi piatti: in genere con i primi piatti di pasta vanno bene i vini amabili o secchi, come l’Orvieto, il Frascati e il vino d’Angiò francese. Naturalmente vista la vastità di piatti che si possono preparare, è ideale servire tre tipi di vino, uno bianco, uno rosso e un vino frizzantino, in modo da accontentare tutti gli ospiti.